Su di me

“È arte la fotografia? Quien sabe? Chi lo sa e chi se ne importa? Mi piace!”
Edward Weston

Sono curioso, goloso e flessibile, da sempre, nella vita professionale e non solo, forse anche perché sono cresciuto nei teatri tra il Brasile e l’Italia seguendo i miei genitori (coreografa e scenografo), e ho conosciuto fin dalla prima infanzia ambienti e stili di vita molto vari.

Il mio percorso professionale comincia negli anni settanta nel cinema, per poi evolversi nel giornalismo, nella fotografia, approdando alla pubblicità e alla comunicazione in senso più ampio, fino al sociale. Oggi il percorso continua.

L’amore per il cibo mi accompagna da sempre e trova il modo di esprimersi in ogni ambito. Amo cucinare per me e per gli altri, e la mia filosofia in cucina è la stessa nella vita: “Cosa cuciniamo? Vediamo cosa c’è nel frigorifero!”, e con quello, poco o tanto che sia, cerco di tirare fuori il meglio. Così anche la gioia della convivialità, dello stare insieme, della condivisione di saperi e vita riesce sempre a trovare espressione nei vari ambienti in cui opero, trovando sbocchi a volte naturali, altre volte imprevedibili.

Il mio modo di lavorare segue un approccio che si potrebbe definire “anarchico” alle situazioni. Cerco sempre di vedere al di fuori degli schemi consueti e di mestiere, e così riesco a trovare soluzioni non canoniche e spesso anche visionarie.

Conosco bene le regole, e so come e quando decidere di non applicarle.

“Se ci fosse un cataclisma globale, tu riusciresti a sopravvivere comunque!”, questo diceva di me il regista Ferreri nel non brevissimo periodo della nostra collaborazione. La curiosità mi spinge ad una continua ricerca e la necessità di affrontare situazioni non note diventa per me uno stimolo professionale molto forte, dove riesco a dare il meglio.

Le mie antenne sono sempre in ricezione. Nel lavoro, nella vita, come in cucina, non ho paura di mischiare gli ingredienti, di osare nuovi accostamenti, un po’ perché ormai ho una certa robusta esperienza e un po’ per via di una naturale e controllata incoscienza.

E quel che viene fuori, dicono valga la pena di assaggiarlo…