
Autoritratti. Sono autoritratti, chiamateli con il loro nome. Un autoritratto ha in se una forza, un’importanza che significano solo una cosa: ho il potere e lo manifesto, eccomi qui, non ho bisogno di voi, della vostra interpretazione. So chi sono e ve lo dico, senza sotterfugi, senza attrezzi, mi basta una fotocamera e uno specchio. Tra l’altro io allo specchio mi mostro e mi vedo esattamente come sono, come apprezzo vedermi, come mi sono sempre visto. Voi invece mi vedete con i vostri occhi, mi interpretate con l’umore del momento, ed è proprio questo il modo sbagliato perché vi appaio esattamente come non sono. Volete saperlo meglio di me, che sono anni e anni che mi vedo ogni giorno, in ogni situazione o stato d’animo, ad ogni ora del giorno e della notte? Devo dirvelo, cammino sempre con lo sguardo in alto, non a terra perché sono un fotografo e non cerco oggetti o monete smarrite ma visioni, orizzonti e tutte le volte che passo davanti ad uno specchio io, inevitabilmente, mi vedo e, a volte, mi fotografo. Narciso io? Non diciamo sciocchezze, mica ho detto che mi piaccio, solo che mi vedo. Che ne potete sapere, magari mi disprezzo, mi faccio schifo, mi odio. Solo io posso saperlo, voi vedete sempre un altro, un’altra persona che superficialmente mi potrà pure assomigliare, ma di certo non sono io. In fondo capita a tutti, anche a voi, pensateci. Vi riconoscete nelle foto che vi fanno? Ma quando mai. E lo sapete perché? Ci sono due diversi motivi, il primo è che siamo tutti abituati a vederci riflessi in uno specchio. Appunto riflessi, quindi esattamente al contrario di come ci vedono gli altri, vediamo a destra il lato sinistro e a sinistra…lo sapete già, vero? Poi c’è un altro fatto, quando ci accorgiamo che ci stanno per immortalare ci irrigidiamo, ci mettiamo subito in posa come stoccafissi, tentando di mandare un’immagine di noi che certamente non corrisponde al reale, ma è quella in cui vogliamo farci riconoscere. Il risultato? Falso, fintissimo, orribile. Esattamente come in un selfie, da cui si affaccia solo il nostro ego. Si, l’avete capito, mi piaccio.