Autoritratti. Sono autoritratti, chiamateli con il loro nome. Un autoritratto ha in se una forza, un’importanza che significano solo una cosa: ho il potere e lo manifesto, eccomi qui, non ho bisogno di voi, della vostra interpretazione. So chi sono e ve lo dico, senza sotterfugi, senza attrezzi, mi basta una fotocamera e uno specchio. … Continua a leggere Selfie?
Tag: Enrico Blasi
Ci vuole fegato
Alla fine dei ‘70 ancora giocavo a fare il giornalista, giravo le fiere del settore fotografico, scrivevo articoli, provavo le novità, frequentavo gli “eventi” di presentazione. Sapete com’è, andare ad un Photokina, restarci per giorni, frequentare ogni rappresentanza, ogni brindisi, ogni cena... ci vorrebbe un fegato tanto, un fegato che io davvero non ho mai … Continua a leggere Ci vuole fegato
Un amico, vero!
Era partito con l’intenzione di frequentare in Scozia un corso per mastro d’ascia e un paio di anni dopo ne tornò con un Morgan Giles d’epoca, ovviamente in legno e con le vele rosse. Traversò la Manica, da solo, e arrivato in Francia prese la via dei canali. Voleva arrivare in Mediterraneo approfittando delle vie … Continua a leggere Un amico, vero!
L’igiene un tubo!
Erano anni alternativi, molto alternativi, anche troppo. Chi comprava casa a Calcata con i soldi con cui avrebbe potuto comprare un Ciao, usato ovviamente, alla ricerca di una solidarietà inesistente, chi, per il Nirvana, andava fino in India e poi restava lì a meditare, a farsi di gangia. E c’era pure chi tornava alla terra, … Continua a leggere L’igiene un tubo!
Un mare de morchia
Avete mai fatto sega a scuola? E poi, lo facevate per evitare un’interrogazione, oppure solo per fare qualcosa d’altro, che ne so, andare al mare, al bowling? Io, ai tempi del liceo, facevo spesso sega, però stranamente invece di andarmi a divertire da qualche parte, mi imbucavo spesso in una classe di un’altra scuola. A … Continua a leggere Un mare de morchia
Brick a l’oeuf, colera e narghilè.
Carlo e lo squalo a Favignana. Una barca a vela vecchiotta, tre amici, le loro compagne, un cane. Con questo fantastico equipaggio siamo partiti un'estate di tanto tempo fa da Ponza. Destinazione Capo Bon, Tunisia. Il capitano, sì insomma lo skipper, era Carlo, un ex campione (regionale) di giavellotto, un amico di gozzoviglie, di pesca, … Continua a leggere Brick a l’oeuf, colera e narghilè.
La mamma è sempre la mamma. Lo so.
Quanti anni sono che mi dedico alla fotografia? Tanti, davvero tanti. Iniziai che avevo più o meno dodici anni, lo sanno tutti. Solo adesso, però, mi sto rendendo conto che in tutto questo tempo non sono mai riuscito a fare delle foto decenti a mamma. Mai. Eppure lei avrebbe voluto, le sarebbe piaciuto, ma io...bloccato, … Continua a leggere La mamma è sempre la mamma. Lo so.
Teonanacatl forever!
A quanti di voi piacciono i ragni? Qualcuno li trova “belli”, oppure meglio, “appetitosi”? Eppure in Brasile i ragni sono considerati commestibili, anzi, ottimi. Soprattutto certi grossi ragni pelosi che i miei compagni di gioco chiamavano “pollastrelli”. Il nomignolo non era casuale, erano proprio considerati “polli”, quando li incontravamo nella strada o nel prato davanti … Continua a leggere Teonanacatl forever!
Sporchi di sabbia rossa
Sette giugno duemilasette, eravamo entrati, anzi, scesi nella Valle di Keita, alle 16,45 esatte avevamo superato il wadi, eravamo quasi arrivati. Di fronte a noi, lontano ma neppure troppo, avanza un muro rosso di nuvole e polvere, un temporale. Dimenticando le più elementari norme di prudenza io e Sam ci catapultammo fuori dall’auto, incuranti dei … Continua a leggere Sporchi di sabbia rossa
Brazil, ta ta ttata tataaa…
La mia caderneta escolar de identidade, Colegio Pais Leme. Sao Paulo, 1956 Accadde tutto in Brasile, terra di magie, colori e cachaça. Erano gli anni ‘50, dovevo avere cinque o sei anni ma già mi dedicavo con passione crescente alla caipiriñha. Tutto iniziò a Ubatuba, Praia Vermelha, dove avevamo affittato per l'estate una fazenda da un … Continua a leggere Brazil, ta ta ttata tataaa…